Altripiani, trekking e cambiamenti climatici, Alpi Dinariche
Quando viaggiamo per catene montuose ci sentiamo veramente piccoli rispetto a tutto il resto e questo per noi è fare…
Siamo tornati a fare trekking su rotte balcaniche. Dopo aver percorso tutti i Carpazi nel 2016 e compiuto più recentemente qualche scappatella tra Slovenia e Istria, questa volta siamo andati a camminare sulle Alpi Dinariche. La catena montuosa “affacciata” sul Mare Adriatico che parte dalla Slovenia e arriva all’Albania passando per Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Kosovo.
Giocavamo in casa: Glorija parla la lingua del posto e abbiamo fatto del nostro meglio per raccogliere storie inedite delle persone che vivono questi territori montuosi.
In questa linea che possiamo semplificare “da Sarajevo a Skopje”, sono state tre le aree specifiche in cui ci siamo soffermati: le montagne di Bjelašnica in Bosnia, poco distanti da Sarajevo; il Parco Nazionale del Durmitor un massiccio montuoso nel Montenegro settentrionale con il picco Bobotov Kuk, il più alto del gruppo che raggiunge i 2522m s.l.m.; e il Prokletije, o più generalmente conosciute come le Alpi Albanesi, un gruppo montuoso che si trova ai confini tra Kosovo, Montenegro ed Albania dove la vetta principale è la Maja Jezercës (2692m s.l.m.), montagna che costituisce anche il punto culminante di tutte le Alpi Dinariche.
Quando viaggiamo per catene montuose ci sentiamo veramente piccoli rispetto a tutto il resto e questo per noi è fare trekking. Avere una piccola casa sulle spalle e un grande spazio tutto intorno su cui vagare in piena libertà. È molto importante avere zero impatto sull’ambiente, essere leggeri e immergersi silenziosi nella natura. In questo modo si entra subito in confidenza con il territorio circostante e si ha il privilegio di ascoltare solo le voci dense delle comunità più isolate, capaci ancora di raccontare e trasmettere con semplicità ed emozione le terre che abitano e custodiscono. Molte delle nostre storie nascono anche grazie ad una tendina gialla, dove dormiamo presto la sera e in cui ci svegliamo in posti magici. Proviamo a spostarci a piedi quando i passi di montagna sono ancora chiusi e camminiamo oltre che per il semplice spostarsi, soprattutto per stare bene e conoscere culture. Il trekking è dinamicità, è vita, è rigenerare il proprio corpo, è un richiamo in natura dove tutto viene associato alla purezza. In città abbiamo spesso regole e binari ben definiti a cui dobbiamo adeguare il nostro stile di vita, ma in montagna possiamo esprimerci, rilassarci e appena si arriva in altura scatta quella originalità che ci contraddistingue. Abbiamo piccoli obiettivi di giornata e il solo vero scopo di raccoglie storie di minoranze.
NB: per informazioni dettagliate scriveteci alla nostra mail: [email protected]
Quando viaggiamo per catene montuose ci sentiamo veramente piccoli rispetto a tutto il resto e questo per noi è fare…
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Dana e Boro li abbiamo conosciuti nella penombra mentre gesticolavano e a gran voce davano comandi ben definiti al gregge….
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